Una Cappella davvero magnifica, il fulcro di tutta la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. La Cappella dedicata alla madre di Costantino, colei alla quale si deve la costruzione della basilica e, soprattutto, la scoperta della Vera Croce, quella sulla quale fu crocefisso Gesù. Ma andiamo con ordine...
Elena fu, come il figlio Costantino, folgorata da questa vecchia/nuova religione, quel Cristianesimo che aveva attecchito ormai tra la popolazione di Roma, ma anche tra le elite della società romana. Un giorno, Elena decise di recarsi in Terra Santa per una sorta di pellegrinaggio. Il suo vero obiettivo, però, era cercare il Golgota, la collinetta sulla quale Gesù ed i sue ladroni furono condannati a morire. Scoprì un vecchio che asseriva di conoscerne l'ubicazione, un uomo che non voleva parlare ma che fu costretto a farlo sotto tortura. Elena cominciò a scavare e trovò vari pezzi di legno. Quali tra essi appartenevano alla Vera Croce? Bisognava fare una sorta di test, e secondo la tradizione fu proprio questo che fece Elena. Ordinò di portare un cadavere nella zona. Poi, la stessa donna prese vari pezzi di legno, e cominciò a toccare il corpo morto, fino a che al tocco di un pezzo il corpo si rianimò, resuscitando a nuova vita. Fu così che Elena tornò a Roma portandosi alcuni frammenti della Vera Croce, compresa una porzione di terra del Golgota (oggi conservata sotto la statua della santa).
Infine, per ritornare alla Cappella, da citare il magnifico mosaico cinquecentesco, realizzato da Baldassarre Peruzzi, raffigurante il volto sorridente di Gesù all'interno di un tono, retto ai lati da altri quattro tondi. Il tutto, su un fondo dorato che dona una sensazione di preziosa contemplazione...
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