Foto di un rilievo di uno dei fronti della celeberrima #AraPacis, che bene mostra tutto il simbolismo e la volontà politica insita nel monumento fortemente voluto da Augusto. Il princpes voleva essere dipinto, e su questo fu aiutato dai suoi ricchi amici e dai poeti di "corte", come l'uomo capace di portare Roma fuori dalle guerre civili, dandole nuova stabilità, nuova pace, nuovo volto. Il tutto, nel pieno rispetto delle istituzioni, della storia e del diritto di Roma, la cui tradizione mai doveva essere calpestata.
L'Ara Pacis non è altro, dunque, che uno strumento di propaganda con cui Augusto, attraverso rappresentazioni figurative che i romani ben conoscevano, e che rimandavano alla divina origine di Roma, poteva trasmettere il suo messaggio di stabilità e di rinnovata abbondanza per il neonato Impero, figlio di un periodo turbolento come la Repubblica.
La volontà di Augusto era quella di far tornare in auge il cosiddetto "mos maiorum", due parole che contengono tutte le indicazioni per poter essere un vero romano: coraggio, forza, costanza, pragmatismo, lavoro, sacrificio per la famiglia ed il territorio, rispetto delle leggi e delle regole.
E cosa vediamo qui, su questo rilievo? La figura di una donna e di due bambini (pace), attorniati da piante e frutti di ogni genere e tipo (abbondanza), ed inseriti in un ambiente bucolico e rupestre, a simboleggiare la fertile e conosciuta terra di Roma (stabilità). #Augusto sapeva il vero significato di #propaganda! #Rome #Roma #altare #marmo #pax
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